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Le lesioni del cane sportivo:  Arresto cardiaco


 I cani sportivi, da competizione o da show, anche se sani e controllati, possono cadere vittima di una particolare situazione patologica detta “arresto cardiaco”. Questo avviene in conseguenza di particolari e gravose condizioni climatiche e prestative. In questo caso deve essere avviato un trattamento immediato, sul campo, per permettere il salvataggio della vita dell'animale. L'arresto cardiaco improvviso può colpire ogni razza canina, sia soggetti adulti che giovani, sia maschi che femmine. I cani giovani possono avere una predisposizione all'arresto cardiaco a causa di disordini congeniti (presenti dalla nascita) del cuore e dei vasi. Viceversa nei cani adulti l'arresto cardiaco può essere la risultante di una precedente infezione cardiaca (miocardiopatia batterica o virale) o di una cronica ipertensione arteriosa, rimasta nascosta perché, fino a questo momento, asintomatica.

COM’E’ FATTA QUELLA REGIONE ANATOMICA?

La funzione principale del cuore e del sistema vascolare è il trasporto dell'ossigeno a tutti i tessuti del corpo. Questo trasporto è effettuato tramite i globuli rossi presenti nel sangue. Il sistema muscolare volontario (detto anche scheletrico) rappresenta il tessuto più grande e pesante del corpo in quanto costituisce il 45% del peso corporeo. Si capisce pertanto come il lavoro del sistema muscolare volontario in un' attività di corsa massimale si rifletta pesantemente sull'impegno del cuore e dei vasi sanguigni. I due sistemi sono intimamente legati da un rapporto funzionale: durante un'intensa esplosione di velocità il lavoro del cuore è fortemente accelerato dall'aumento della pressione sanguigna e dall'accresciuto bisogno di ossigeno, e pertantodi sangue, da parte dei muscoli scheletrici. Basti pensare che la frequenza cardiaca di un cane da lavoro, in riposo, oscilla tra i 50 ed i 70 battiti al minuto mentre può raggiungere i 300\360 battiti al minuto in un soggetto spinto al massimo della prestazione.

COSA POSSO FARE ADESSO?

1) Verificate l'arresto cardiaco immediatamente. E' utile che la manovra di verifica del battito cardiaco sia praticata in precedenza sul cane in salute per potersi rendere conto, rapidamente ed in situazioni di emergenza, se il cuore batte o non batte.

Per individuare la posizione del cuore (la cosiddetta "area cardiaca") si deve osservare il lato sinistro del torace del cane in piedi. In questa posizione 2 o 3 dita sopra al gomito e dietro al braccio, sul torace, si può percepire tra una costola e l'altra il battito cardiaco. Per la precisione il cuore occupa uno spazio tra la 2° e la 6° costola e nel 5° spazio intercostale si percepisce distintamente il battito cardiaco. Altrimenti, con un pò di pratica, si potrà riuscire a sentire il "polso arterioso" dell'arteria femorale, che scorre in profondità all'interno della coscia, con i polpastrelli dell'indice e del medio e ponendo il pollice dalla parte esterna. Occorre precisare che si intende per "polso arterioso" la pulsazione relativa delle arterie al passaggio del sangue spinto ritmicamente dal cuore. Questo è indipendente dal fatto che venga rilevato sul "polso" anatomico come si fa in medicina umana.

2) Verificate che non si tratti di un semplice svenimento, senza fenomeni di arresto cardiaco, o di una perdita di coscienza o di un problema causato da un corpo estraneo in gola che non permette all'animale di respirare e determina un principio di soffocamento. Contemporaneamente osservate le pupille che in caso di shock si presentano fisse e dilatate. E' necessario eseguire rapidamente queste operazioni perchè dovete ricordare che il tempo che intercorre tra il momento dell'arresto cardiaco e l'inizio delle possibili lesioni cerebrali irreversibili è di circa 3 o 4 minuti.

3) Se il cuore effettivamente non batte più è necessario avviare una serie di manovre per ripristinare il battito cardiaco. Iniziate la compressione esterna del torace, il cosiddetto "massaggio cardiaco".

MASSAGGIO CARDIACO NEL CANE E RIANIMAZIONE CARDIACA.

Dovete eseguire la compressione esterna del torace. Ponete il cane sdraiato con il con il lato destro poggiato a terra. Estendete in avanti il collo e la testa per favorire l'ingresso dell'aria. Per individuare il punto in cui fare la compressione fate la seguente manovra: prendete la zampa sinistra e spingetela in dietro ed in alto fino a quando il braccio ed il gomito sono paralleli alla linea dorsale (foto 1). La "x" indica il punto dove appoggiare le mani per iniziare il massaggio cardiaco esterno (foto 2). Riportate la zampa in avanti, mettete una mano sotto il torace destro a mò di base  ed usate l'altra mano per operare una compressione del torace in direzione ventro-dorsale cioè dallo sterno verso la colonna vertebrale (foto 3). Cercate di eseguire dalle 40 alle 60 compressioni al minuto.

In un cane di piccola taglia questa compressione può essere sufficiente a ventilare aria nei polmoni. Viceversa in un cane più grande è necessario che una seconda persona esegua contemporaneamente una respirazione forzata "bocca\naso" (foto 4). Aprite la bocca del cane e tirate, con delicata fermezza, la lingua in avanti e fuori. Chiudete la bocca del cane con le labbra quasi sigillate. Mettete la bocca sulle narici del cane e soffiate in maniera uniforme e regolare per 3 secondi, con decisione ma senza violenza, poi allontanatevi per lasciar uscire l'aria. Effetuate circa 8-10 inspirazioni al minuto sincronizzandovi con la compressione del torace, naturalmente, non soffiate aria quando il torace viene compresso.

Dopo qualche minuto verificate la ripresa del battito cardiaco o della respirazione spontanea. Controllate anche il riflesso pupillare alla luce. Se il cane si sta riprendendo dallo stato di arresto cardiaco sarà presente un deciso riflesso pupillare cioè se puntate una luce diretta nella pupilla la vedrete restringersi. A questo punto non retsa altro da fare che volare dal Veterinario più vicino, abbiamo fatto del nostro meglio.

SI PUO’ PREVENIRE ? POTEVO FARE QUALCOSA PER EVITARLO?

Non sempre è possibile prevedere o prevenire una situazione di questo tipo. In genere il cane ha un organismo resistentissimo che sopporta condizioni ambientali e prestazioni impressionanti. Certo è che sottoporre un cane a sforzi eccessivi o a situazioni ambientali difficli rappresenta una grave colpa da parte del proprietario.  

PUO’ CAPITARE ANCORA?

Putroppo si. Naturalmente si devono considerare a rischio i soggetti con una malattia cardiaca già accertata ma tutti i cani sottoposti a condizioni ambientali o prestative sfavorevoli possono essere colpiti da un arresto cardiaco.