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S.AK.I.
Sezione Akita Italia

COMUNICAZIONI


Consiglio annuale della WUAC relazione del consigliere Wuac Roberto Brutti
Ai Sig.ri soci Akitisti, al Presidente del SAKI Palermo Salvatore e ai suoi Consiglieri

 Cari amici, riferirò su quelli che sono stati gli argomenti discussi e sulle decisioni prese al consiglio della WUAC del 22 marzo 2003.

 Preso atto dell'assenza del Presidente  Mr. Toyosaku Kariyabu, indisposto, presidente provvisorio é stato nominato, per anzianità,la vicepresidente Sig.ra Angelika Lammers K. .

 Dopo l'approvazione del verbale della precedente riunione del consiglio, si è passati alla relazione sulle conclusioni a cui è arrivata la commissione della WUAC per lo studio dell'Adenite Sebacea, presieduta dalla sig.ra Angelika Lammers.

Dopo una lunga illustrazione fatta di foto e disegni riguardanti la malattia, le cause, le possibili cure, il modo in cui viene trasmessa  geneticamente (a questo indirizzo internet c'e disponibile parte del materiale illustrato in consiglio http://www.sebadenitis.de/  http://www.akita.de/ ) un avvocato tedesco ha illustrato due soluzioni per la stipula di un contratto fra il Japan Kennel Club,finanziatore della ricerca mirata a individuare il gene della S.A, e l'istituto di ricerca con sede in Germania al quale dovranno arrivare i campioni dei soggetti affetti da tale malattia.

Per avere risultati soddisfacenti nell'individuazione del gene responsabile della S.A. dovranno essere testati più di 150 cani in 2 anni.

Il consiglio della WUAC, all'unanimità ha approvato la soluzione più dispendiosa,ma più sicura del buon esito finale della ricerca. Il JKC si accollerà le spese di questo lavoro.L'argomento si chiude con una raccomandazione ai club Akita e agli Allevatori affinchè mettano a disposizione tutto il materiale in loro possesso e collaborino alla riuscita di questa ricerca che rappresenta un notevole sforzo finanziario ma anche un'occasione  da non perdere per cercare di debellare la peggior malattia che colpisce l'Akita.Al più presto saranno date le istruzioni per cooperare a questa ricerca.Nel frattempo i Club della WUAC debbono fare opera di sensibilizzazione affinchè gli allevatori collaborino alla riuscita della ricerca.Sia chiaro che risultati e dati sono strettamente riservati e protetti dalla privacy e solo la WUAC e il JKC possono farne uso in modo discreto e riservato.

Altro argomento trattato: L'Akita in Spagna è nella lista dei cani pericolosi e quindi sottoposto a regole impossibili. Il Club spagnolo che tutela l'Akita non ha ancora fatto alcun reclamo e non ha risposto alla WUAC quando è stato sollecitato a prendersi cura di questa questione.

Pertanto la sig.ra Soares Cardoso Anita e il sottoscritto sono stati incaricati a prendere contatti con il presidente del club spagnolo e sollecitarlo ad adottare tutte le misure,anche legali, che potessero risolvere la situazione dell'Akita in Spagna . Su questo siamo supportati da una documentazione proveniente dal Belgio per mezzo della quale è stata vinta in questo paese la battaglia davanti alla corte di giustizia, nella quale si sostiene che nessun cane è pericoloso a priori, ma solo se condizionato.

Questo argomento va seguito per non rischiare di avere  in futuro anche in Italia e in Europa una simile situazione.

Viene poi accettato come membro provvisorio per questo anno lo Spitz Club di Israele e, dal 2004, potrà diventare membro permanente su delibera dell'Assemblea Generale della WUAC che si terrà a febbraio del 2004 in Belgio.

Per quanto riguarda quella data, non si sa ancora se in concomitanza ci sarà anche una speciale JKC razze giapponesi in Europa, poichè c'è la proposta di far diventare quadriennale questo appuntamento oggi biennale. Io come gli altri consiglieri WUAC non ci siamo detti d'accordo, poichè è interessante e costruttivo che ogni due anni gli allevatori di tutta Europa si possano scambiare esperienze e idee oltre che aprire a forme di collaborazione interessanti per il miglioramento della razza.

E' stata a me prospettata ufficiosamente l'eventualità che il SAKI possa organizzare in Italia, nel 2006, una Speciale Razze Giapponesi in Europa . Ho risposto che ne avrei discusso in consiglio.

E' stato  ufficiosamente stabilito  in precedenza che in Arezzo, nel gennaio del 2004,in concomitanza con l'Esposizione Internazionale, venga tenuto un seminario sulla razza per giudici e allevatori, con raduno giudicato da un giudice Giapponese. Per l' occasione dovrebbe essere pronto anche del nuovo materiale di chiarimento allo standard fatto dal JKC.Purtroppo la persona interessata non era presente al Consiglio perchè sottoposta di recente ad una operazione, quindi dettagli e approfondimenti su questo sono stati rinviati.  

Altro argomento trattato: dimissioni del Presidente della WUAC.

Viene reso noto che le condizioni di salute del Presidente Kariyabu non gli permettono più di intraprendere viaggi lunghi, quindi si prende atto delle sue dimissioni e per il momento il vice Presidente della WUAC Angelika Lammers  farà le veci.

Viene illustrato  e approvato il bilancio del 2002.

Ultimo punto in discussione, la creazione di un decalogo a cui tutti i club e gli allevatori dovranno sottostare per un miglior lavoro di selezione e per la salute del cane.

Questo per il futuro dovrebbe essere un'insieme di regole e di test alle quali tutti dovrebbero attenersi. Per esempio, l'età minima consigliata per cominciare a riprodurre, per una fattrice la giusta pausa temporale fra le cucciolate, limite alla riproduzione di soggetti che hanno problemi genetici simili (che diano entrambi peli lunghi,che abbiano entrambi problemi agli occhi, mancanza di denti ecc.) esclusione dalla riproduzione di quei soggetti assolutamente fuori standard, come i peli lunghi o con grossi problemi di displasia o altre malattie serie, ricerca del dna.Si vorrebbe evitare, in paesi in cui ancora non esiste una conferma di razza, che accoppiamenti disastrosi, provochino poi conseguenze ancora più disastrose. Oggi in Italia, come in altri paesi in cui non c'è un regolamento  che dia un minimo di controllo nella riproduzione, si possono accoppiare peli lunghi,cani displasici o con problemi gravi di pelle e soggetti con consanguineità stretta . Questo provoca nelle future generazioni gli stessi problemi e le stesse malattie, anzi li aggrava.

Questo è in breve il rapporto sulla riunione del Consiglio della WUAC.

Cordiali saluti,

Roberto Brutti


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